Bunker Fuels oggi e domani

Benvenuto nel Blog dedicato ai carburanti navali, anche chiamati Bunker Fuels,
una famiglia di prodotti che in Italia vende 3,4 milioni di tonn/anno corrispondenti al 5% del consumo totale di prodotti petroliferi del Paese (dati 2009). Poca cosa in rapporto al turnover delle navi nei porti nazionali, pochissima se confrontata con gli erogati marina di altri Paesi UE (Rotterdam 13,4mln di tonn, Gibilterra 4,5 Pireo 3,2 ecc). Segno di scarsa efficienza/ competitività del sistema di rifornimento italiano. Trascurato dalle Oil-Companies che non hanno investito in questo business, svalorizzato da Clienti Navali attenti solo al prezzo più basso.

Ma questo Blog è sopratutto rivolto al futuro, ormai vicino. Già impegnato a usare fuels a basso zolfo in porto e nelle acque costiere il trasporto navale avrà un obbligo di decarbonizzazione anche globale, purtroppo con costi crescenti. L'offerta di carburanti alternativi a basso impatto (NLG, Biorinnovabili, ecc) e di Scrubbers (dispositivi di lavaggio dei gas di scarico) sono le due sole direttrici tecnologicamente mature oggi percorribili.

Ogni visita, ogni contributo - anche critico - saranno benvenuti.
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venerdì 7 gennaio 2011

Nuovo Studio analizza 6 tecnologie anti-PM

Segnalo l'analisi costi/benefici dell'abbattimento di PM navale condotta dall'Università del Delaware assieme a ricercatori del Rochester Institute of Technology sotto la guida di James Corbett, Prof. di Scienza e Politica della Navigazione.

I Ricercatori hanno preso in esame sia singolarmente che associate tra loro sei diverse tecnologie di riduzione delle emissioni di particolato carbonioso (black carbon BC), uno degli inquinanti atmosferici navali più temuti. Tra queste lo scrubbing con acqua di mare, l'uso di fuel in emulsione acquosa ed i filtri anti-PM, che insieme possono abbattere il BC fino al 60%.

Per rendere confrontabili soluzioni tecnologiche così diverse, investimenti e spese di esercizio sono stati attualizzati e ricondotti a $/KW (o $/KWh) cosicchè fosse  possibile giudicarne il merito per ogni tipologia di navi.

Lo studio completo dal titolo "An Assessment of Technologies for Reducing Regional Short-Lived Climate Forcers Emitted by Ships with Implications for Arctic
Shipping" è  visionabile  liberamente fino a fine febbraio cliccando: 


http://www.future-science.com/doi/full/10.4155/cmt.10.27

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