Bunker Fuels oggi e domani

Benvenuto nel Blog dedicato ai carburanti navali, anche chiamati Bunker Fuels,
una famiglia di prodotti che in Italia vende 3,4 milioni di tonn/anno corrispondenti al 5% del consumo totale di prodotti petroliferi del Paese (dati 2009). Poca cosa in rapporto al turnover delle navi nei porti nazionali, pochissima se confrontata con gli erogati marina di altri Paesi UE (Rotterdam 13,4mln di tonn, Gibilterra 4,5 Pireo 3,2 ecc). Segno di scarsa efficienza/ competitività del sistema di rifornimento italiano. Trascurato dalle Oil-Companies che non hanno investito in questo business, svalorizzato da Clienti Navali attenti solo al prezzo più basso.

Ma questo Blog è sopratutto rivolto al futuro, ormai vicino. Già impegnato a usare fuels a basso zolfo in porto e nelle acque costiere il trasporto navale avrà un obbligo di decarbonizzazione anche globale, purtroppo con costi crescenti. L'offerta di carburanti alternativi a basso impatto (NLG, Biorinnovabili, ecc) e di Scrubbers (dispositivi di lavaggio dei gas di scarico) sono le due sole direttrici tecnologicamente mature oggi percorribili.

Ogni visita, ogni contributo - anche critico - saranno benvenuti.
I due website collegati, che ti invitiamo a visitare sono accessibili liberamente cliccando sui due Logo qui a fianco

martedì 20 dicembre 2011

Coastguard USA con Cummins Inc.

Il Comando della Guardia Costiera ha annunciato oggi a Washington l'intenzione di dare vita ad un accordo di R&S con Cummins Inc., noto produttore di propulsori navali, per determinare vantaggi, rischi, tecnologia, costi e ogni altra ricaduta che lo switch a biomix comporterebbe per le unità di questo corpo navale, il quale evidentemente avverte il dovere di ridurre il proprio carbon footprint nelle acque della fascia costiera dove tipicamente opera. Acque che battezzate ECA fino a 200 miglia nautiche attorno al continente nordamericano, dal 2015 richiederanno l'uso di carburante 0.1% di zolfo per il loro attraversamento.
http://www.epa.gov/nonroad/marine/ci/420f10015.htm

U.S.Navy e Maersk testano BioBunker

La visita di Ray Mabus al quartier generale Maersk a Copenhagen ha convinto  il segretario di stato USA alla marina a partecipare ad una sperimentazione congiunta a bordo della "Maersk Kalmar" (nella foto), boxship da 88KDWT che durante un prossimo viaggio Europa>India userà 30 tonn di biofuel in rapporti di miscela con MGO petrolifero variabili dal 7 al 100% per gli ausiliari.
Il team di tecnici imbarcati a seguire le prestazioni del biomix registreranno ogni parametro prestazionale e di emissione utile a identificare la composizione ottimale del blend ovvero la % di componente bio che taglia SOx, NOx e CO2 come da roadmap IMO-2015 senza causare discapito alla marcia dei gruppi da esso alimentati.

lunedì 19 dicembre 2011

Evoluzione Transport Fuels (WEC)

Nei prossimi 40 anni il fabbisogno di carburanti dei paesi in via di sviluppo, Cina e India in testa, supererà quella dei paesi industrializzati. L’aumento dei consumi, dovuto in gran parte al trasporto pesante, sarà soddisfatto all’80% dal petrolio. Questo e molto altro nello studio targato WEC e titolato  “Global Transport - Scenarios 2050” dove vengono presentati due scenari estremi: “Freeway” e “Tollway”. 
Il primo prevede un mondo nel quale sia il mercato a stabilire la strada da seguire. Nel secondo invece si ipotizza un mondo più regolamentato nel quale i governi intervengono per promuovere tecnologiche alternative e per sostenere la diffusione delle infrastrutture di trasporto necessarie, nell'interesse della collettività. A seconda dello scenario il fabbisogno di carburanti al 2050 per tutte le forme di trasporto potrebbe crescere globalmente dell’80% (Freeway) o del 30% (Tollway) rispetto ai livelli del 2010.
Lo studio è visionabile su      http://www.worldenergy.org/publications/3810.asp

venerdì 16 dicembre 2011

Primo Gas-Scrubber di serie su Ro-Ro Messina

Hamworthy Krystallon, leader nei sistemi di depurazione dei gas di scarico navali, ha annunciato ieri di aver completato montaggio e messa in linea del primo dei quattro dispositivi destinati ad altrettante nuove unità Ro-Ro da 45.000 DWT della flotta Ignazio Messina. Ogni nave monta cinque scrubbers , tutti posti all'interno del vano-fumaiolo: quattro di essi depurano il gas di scarico di altrettanti motori ausiliari da 2MW ed il quinto serve la caldaia (2,5 tonn di vapore/ora). 
Il sistema di scrubbing ha ottenuto la approvazione DNV e la qualifica RINA "green-plus" a conclusione dei collaudi  in mare della "Jolly-Diamante", la quale potrà così rispettare il vincolo di emissione nei porti UE pur continuando a usare Bunker IBF ATZ, vincolo che dal 2015 si estenderà a tutte le aree ECA di tutela ambientale.  

mercoledì 14 dicembre 2011

Compie un anno il più grande gas-scrubber operativo on-board

Ha competato il primo ciclo annuale lavorando per 3.800 ore lo scrubber AlfaLaval-Aalborg installato a bordo della Ro-Ro DFDS Tor-Line "Tor Ficaria".  420 le tonn lo zolfo rimosse dal gas di scarico della combustione di 9.500 tonn di IFO-380 ATZ  e 350.000$ il saving sul costo del fuel, che in assenza di scrubber avrebbe dovuto essere BTZ (zolfo <1%) durante le 3.800 ore di navigazione in aree ECA.
I 12 mesi di esperienza hanno consentito ai tecnici AlfaLaval-Aalborg di migliorare sia l'operatività dell'impianto sia anche di raccogliere dati sul tasso effettivo di rimozione di zolfo, CO2 e PM. 
Questi dati confermano che lo scrubber -se ben tarato sull'unità navale- garantisce un livello di emissioni pari o inferiore a quello che si otterrebbe utilizzando MGO 0.10% di zolfo come carburante principale, del quale può dunque rappresentare una alternativa tecnicamente valida ed economicamente conveniente visto che, montato in retrofit, il gas- scrubber restituisce l'investimento in meno di due anni, a mercato corrente.

(dalla Conferenza "Innovation meets Regulation" , Londra-Ott 2011)

domenica 11 dicembre 2011

US Navy accelera sul Bio-Bunker

Solazyme e Dynamic Fuels si sono aggiudicate la fornitura di biofuel aviazione e marina necessaria ad alimentare in miscela 50/50 la portaerei, i velivoli e le unità di appoggio che parteciperanno alle esercitazioni navali nel mare delle isole Hawaii a metà 2012. Si tratta di 450.000 galloni (1.750 MC) di bio-olio prodotto da alghe (Solazyme) e da olio alimentare di scarto (Dynamic Fuels).
Un quantitativo modesto ma significativo della volontà del Pentagono di convertire a bio-powered alcune unità da combattimento che la marina inizierà a dislocare nelle sue basi overseas a partire dal 2014, i cosidetti "green strike group". La fornitura ha un valore di 12 milioni di dollari.