Bunker Fuels oggi e domani

Benvenuto nel Blog dedicato ai carburanti navali, anche chiamati Bunker Fuels,
una famiglia di prodotti che in Italia vende 3,4 milioni di tonn/anno corrispondenti al 5% del consumo totale di prodotti petroliferi del Paese (dati 2009). Poca cosa in rapporto al turnover delle navi nei porti nazionali, pochissima se confrontata con gli erogati marina di altri Paesi UE (Rotterdam 13,4mln di tonn, Gibilterra 4,5 Pireo 3,2 ecc). Segno di scarsa efficienza/ competitività del sistema di rifornimento italiano. Trascurato dalle Oil-Companies che non hanno investito in questo business, svalorizzato da Clienti Navali attenti solo al prezzo più basso.

Ma questo Blog è sopratutto rivolto al futuro, ormai vicino. Già impegnato a usare fuels a basso zolfo in porto e nelle acque costiere il trasporto navale avrà un obbligo di decarbonizzazione anche globale, purtroppo con costi crescenti. L'offerta di carburanti alternativi a basso impatto (NLG, Biorinnovabili, ecc) e di Scrubbers (dispositivi di lavaggio dei gas di scarico) sono le due sole direttrici tecnologicamente mature oggi percorribili.

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venerdì 6 settembre 2013

Carnival investe sugli Scrubbers ?

Carnival Corporation ha dichiarato di avere in programma l'installazione di oltre 100 dispositivi di lavaggio dei gas di scarico (scrubbers) su un terzo della flotta, la maggiore crocieristica al mondo con 102 unità, per un investimento complessivo pari a 180 milioni di dollari nel triennio 2014-16.  
Ad annunciarlo congiuntamente sono stati la US Environmental Protection Agency (EPA) e la stessa Carnival giovedì scorso. Non è stato tuttavia reso noto di quale tecnologia di scrubbing il progetto si avvarrà nè chi sarà il fornitore dei dispositivi da installare a bordo delle 32 unità (1.0-1.5 milioni di $ ciascuno), nè identifica le navi candidate allo scrubbing.
L'iniziativa vuole essere la risposta targata Carnival alla entrata in vigore del divieto di utilizzare bunker con contenuto di zolfo superiore allo 0.10% -di fatto obbligando al MGO- che scatterà nella ampia fascia costiera nordamericana (200 miglia) con il 2015.
A partire da allora soltanto unità navali che montano scrubbers certificati IMO-compliant saranno autorizzate agli oli combustibili IFO.


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