Bunker Fuels oggi e domani

Benvenuto nel Blog dedicato ai carburanti navali, anche chiamati Bunker Fuels,
una famiglia di prodotti che in Italia vende 3,4 milioni di tonn/anno corrispondenti al 5% del consumo totale di prodotti petroliferi del Paese (dati 2009). Poca cosa in rapporto al turnover delle navi nei porti nazionali, pochissima se confrontata con gli erogati marina di altri Paesi UE (Rotterdam 13,4mln di tonn, Gibilterra 4,5 Pireo 3,2 ecc). Segno di scarsa efficienza/ competitività del sistema di rifornimento italiano. Trascurato dalle Oil-Companies che non hanno investito in questo business, svalorizzato da Clienti Navali attenti solo al prezzo più basso.

Ma questo Blog è sopratutto rivolto al futuro, ormai vicino. Già impegnato a usare fuels a basso zolfo in porto e nelle acque costiere il trasporto navale avrà un obbligo di decarbonizzazione anche globale, purtroppo con costi crescenti. L'offerta di carburanti alternativi a basso impatto (NLG, Biorinnovabili, ecc) e di Scrubbers (dispositivi di lavaggio dei gas di scarico) sono le due sole direttrici tecnologicamente mature oggi percorribili.

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giovedì 14 luglio 2011

BIMCO avanza dubbi sul LNG

L'associazione internazionale tra Armatori BIMCO (rappresenta 65% della flotta mondiale e 120 Paesi di bandiera) ha raffreddato gli entusiasmi sulla prospettiva che il gas naturale liquefatto (LNG) possa diventare rapidamente il "bunker del futuro" grazie alla competitività di prezzo (in controtendenza rispetto al petrolio) e all'impatto ambientale, decisamente entro i vincoli ECA.
Se infatti è vero che prezzo ed ecocompatibilità giocano a favore, è altrettanto vero -ma spesso sottovatutato- che il LNG pone gravi problemi di handling. Si tratta infatti di un prodotto che va tenuto a -160°C fino alla vaporizzazione in ingresso al motore. Una catena del freddo estremo molto costosa sia a terra che a bordo, che inoltre esige misure di safety particolarmente severe, una infrastruttura ancora inesistente negli scali mondiali salvo quei due/tre dedicati nella penisola scandinava. Goteborg e Singapore hanno l'ambizione di diventare Hub di LNG navale ma indubbiamente l'outlook dei progetti guarda  al medio termine. 

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