L'associazione internazionale tra Armatori BIMCO (rappresenta 65% della flotta mondiale e 120 Paesi di bandiera) ha raffreddato gli entusiasmi sulla prospettiva che il gas naturale liquefatto (LNG) possa diventare rapidamente il "bunker del futuro" grazie alla competitività di prezzo (in controtendenza rispetto al petrolio) e all'impatto ambientale, decisamente entro i vincoli ECA.
Se infatti è vero che prezzo ed ecocompatibilità giocano a favore, è altrettanto vero -ma spesso sottovatutato- che il LNG pone gravi problemi di handling. Si tratta infatti di un prodotto che va tenuto a -160°C fino alla vaporizzazione in ingresso al motore. Una catena del freddo estremo molto costosa sia a terra che a bordo, che inoltre esige misure di safety particolarmente severe, una infrastruttura ancora inesistente negli scali mondiali salvo quei due/tre dedicati nella penisola scandinava. Goteborg e Singapore hanno l'ambizione di diventare Hub di LNG navale ma indubbiamente l'outlook dei progetti guarda al medio termine.
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