Bunker Fuels oggi e domani

Benvenuto nel Blog dedicato ai carburanti navali, anche chiamati Bunker Fuels,
una famiglia di prodotti che in Italia vende 3,4 milioni di tonn/anno corrispondenti al 5% del consumo totale di prodotti petroliferi del Paese (dati 2009). Poca cosa in rapporto al turnover delle navi nei porti nazionali, pochissima se confrontata con gli erogati marina di altri Paesi UE (Rotterdam 13,4mln di tonn, Gibilterra 4,5 Pireo 3,2 ecc). Segno di scarsa efficienza/ competitività del sistema di rifornimento italiano. Trascurato dalle Oil-Companies che non hanno investito in questo business, svalorizzato da Clienti Navali attenti solo al prezzo più basso.

Ma questo Blog è sopratutto rivolto al futuro, ormai vicino. Già impegnato a usare fuels a basso zolfo in porto e nelle acque costiere il trasporto navale avrà un obbligo di decarbonizzazione anche globale, purtroppo con costi crescenti. L'offerta di carburanti alternativi a basso impatto (NLG, Biorinnovabili, ecc) e di Scrubbers (dispositivi di lavaggio dei gas di scarico) sono le due sole direttrici tecnologicamente mature oggi percorribili.

Ogni visita, ogni contributo - anche critico - saranno benvenuti.
I due website collegati, che ti invitiamo a visitare sono accessibili liberamente cliccando sui due Logo qui a fianco

martedì 30 agosto 2011

ETS Avio apripista per lo Shipping ??

 riportiamo  da www.carbonpositive.net di venerdì scorso, 26 Agosto

<<The direction of a legal battle over the European Union’s regulation of airlines’ greenhouse-gas emissions, which has great implications for the maritime industry maybe revealed as soon as next month. The European Court of Justice is expected to deliver its initial findings in a case brought by US airlines against the UK Government and European Commission over the inclusion of international airlines in the EU Emissions Trading Scheme as soon as late September.
The international maritime industry has a lot at stake in this case. Brussels is also formulating a proposal to regulate GHGs from all shipping in the EU in much the same way. The chances of it successfully doing so will be heavily influenced by the outcome of the aviation case in Europe’s highest court. An initial ruling from the ECJ could come in September or October, although there are expectations the full course of legal action could carry over into next year, which takes beyond the date the regulation comes into force.
From January 1, Brussels will bring airlines into the EU ETS and require the surrender of emissions permits for every ton/km of CO2 emitted during operation on all internal and international flights to and from EU airports. Airlines, their trade associations and government transport officials in the US, China, India, Russia and the Asia-Pacific have railed against the move. Their key argument is that applying EU law to foreign airlines violates international law governing aviation, and violates the sovereignty of other nations. European airline associations are also putting the squeeze on Brussels, fearful that the intense lobbying by foreign governments and airlines will see the Commission bow to pressure and exempt foreign carriers, disadvantaging EU carriers. This appears unlikely, however, with provisions for exemption only available to those countries with similar emissions caps in place to the EU’s ETS.
In the face of at times furious attack, the European Commission appears to be sticking to its guns. It has consistently argued that it wants to see the aviation and maritime sectors in Europe subject to the same emissions controls as land-based emitters. Emissions from these sectors are expected to grow enormously worldwide over coming decades without controls. The Commission has long said it would look to implement market-based measures (likely emissions trading, or possibly a bunker levy) on international shipping to reduce emissions if no global agreement to do so emerges from the IMO or UNFCCC. The IMO has agreed the mandatory application of new energy efficiency design and operational standards for vessels, EEDI and SEEMP, but these measures do not cap or reduce emissions overall, only slowing their growth over the next 20 years. Because of this, Brussels’ position previously has been that EEDI and SEEMP would not be enough to stop it proceeding with its own regulation of shipping. It is currently expected to reveal a proposal in the second quarter of 2012 and aim for implementation around 2014.
However, if the US airlines case were successful, this would force the European Commission to reconsider similar action in shipping. An International Civil Aviation Organisation (ICAO) agreement earlier this year to reduce airline emissions growth also left it open for the EU to go ahead with inclusion of the sector in its ETS.>>

mercoledì 17 agosto 2011

SOCP pubblica la prima Guida agli EGCS (Exhaust Gas Cleaning Systems)

Ship Operations Cooperative Program (SOCP) è un raggruppamento no-profit tra operatori marittimi USA, unico nel suo campo, considerato la "voce" della shipping industry. Promuove competitività, efficienza, sicurezza e compliance ambientale della marineria staunitense attraverso studi, standard e tecnologie mirate e gode del sostegno dell'Amministrazione Marittima Federale. 
Sotto il suo patrocinio e con il contributo (anche economico) della U.S. Maritime Administration ha visto recentemente la luce la prima edizione della "Exhaust Gas Cleaning Systems Selection Guide", una rassegna davvero completa e ricca di raffronti economici tra tutti quei sistemi di lavaggio del gas di scarico navale (Scrubbers) che oggi per il 2015 rappresentano l'unica alternativa short-cut allo switch da Bunker Fuel ATZ a Gasolio per le unità che operano in aree ECA o le attraversano.
Ho ottenuto da SOCP copia completa del report e consenso a farne oggetto di analisi a condizione di segnalare links o inviare copia degli elaborati che ne dovessi trarre. Chi fosse interessato all'argomento può contattarmi via mail. La Guida, 38 pagine di testo e altrettante di tabelle e grafici, verrà aggiornata annualmente.

S.I.Ferry (NYC) si converte a Gas

Oltre 2 milioni di $ di fondi federali USA sono stati concessi alla Staten Island Ferry Company di New York  per finanziare un progetto pilota che convertirà a NLG uno dei traghetti che quotidianamente fanno la spola tra St Georges (Staten Island) e Whitehall St. (Lower Manhattan), un collegamento vitale che serve ben 20 milioni di passeggeri/anno.
Il gas naturale è considerato da molti il carburante navale di elezione per lo Short-Sea-Shipping che potendosi rifornire con molta frequenza riesce a non occupare troppo spazio per i serbatoi di bordo.
Il progetto è considerato una "triple-win" dalle Autorità locali le quali si aspettano riduzione dei costi operativi, miglioramento della qualità dell'aria e minore dipendenza da fonti fossili di importazione. Anche se organizzazioni come BIMCO hanno fatto notare che restano aperti interrogativi pesanti sull'alto costo della filiera necessaria a rendere disponibile il LNG in modalità Bunker. 

Obama lancia iniziativa da 510 mln $

Martedì 16.8 il Presidente USA ha annunciato che i Dipartimenti dell'Agricoltura, Energia e Marina investiranno fino a 510 milioni di dollari nella produzione di biocarburanti navali e aeronautici "drop-in" nell'arco dei prossimi tre anni, destinati all'aviazione e marina militare USA, ma anche all'impiego civile.
L'iniziativa si inquadra nella strategia che lo stesso Obama aveva presentato a Marzo con il nome assai significativo di "Blueprint for a Secure Energy Future " , di cui abbiamo già dato notizia a suo tempo.
Il comunicato ufficiale della Casa Bianca è visionabile cliccando:  http://m.whitehouse.gov/the-press-office/2011/08/16/president-obama-announces-major-initiative-spur-biofuels-industry-and-en

sabato 16 luglio 2011

IMO vota l'EEDI ma concede deroghe

Il Comitato IMO per la protezione ambientale (MEPC-62) si è concluso ieri a Londra con un  accordo a maggioranza (48 Paesi su 55) che per la prima volta impone vincoli globalmente  cogenti anche se con una serie di "distinguo": le unità varate tra il 2015 e il 2019 dovranno avere  un indice di efficienza energetica (EEDI) migliorato del 10%, quelle costruite tra il 2020 e 2024 del 20%, e del 30% dal 2025. L'obbligo tuttavia non riguarderà un ampio numero di Paesi in via di sviluppo (Cina e Brasile in testa), che godranno di una deroga temporale. Nessun accordo invece su misure market-based tipo carbon-tax o ETS, per la difficoltà insormontabile di conciliare posizioni contrapposte. Il primo dei due link qui in calce porta al comunicato stampa ufficiale.
Contestualmente la Commissione Europea pur compiacendosi per l'accordo ha annunciato che l'anno prossimo intende emendare la Direttiva 2005/33EC perchè gli SOx navali immessi in atmosfera si riducano gradualmente fino al 90% e i PM fino all'80% entro il 2020. "L'inquinamento atmosferico non conosce frontiere, gli emettitori comunitari terrestri sono da tempo soggetti a una disciplina seria di contenimento dei GHG ed è ormai tempo che anche il settore marittimo faccia la sua parte" ha dichiarato il Commissario UE all'ambiente Janez Potocnik (vedi 2° link). Difficile dargli torto visto che anche l'aviazione entra nel sistema ETS col 2012 e che -lasciato senza freni- lo shipping raddoppierebbe la % di GHG immesso su base planetaria raggiungendo il 6% nel 2020. 
Le misure di efficienza varate da IMO/MEPC entreranno in vigore dal 1.1.2013.
http://www.imo.org/MediaCentre/PressBriefings/Pages/42-mepc-ghg.aspx
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/888&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en
Jo Espinoza-Ferrey, Direttore IMO-Marine Environment Division, alla vigilia del MEPC spiega quali sono le "key-issues". Per vedere l'intervista clicca su: http://www.imo.org/MediaCentre/Multimedia/Video/Pages/MEPC-2011.aspx

giovedì 14 luglio 2011

BIMCO avanza dubbi sul LNG

L'associazione internazionale tra Armatori BIMCO (rappresenta 65% della flotta mondiale e 120 Paesi di bandiera) ha raffreddato gli entusiasmi sulla prospettiva che il gas naturale liquefatto (LNG) possa diventare rapidamente il "bunker del futuro" grazie alla competitività di prezzo (in controtendenza rispetto al petrolio) e all'impatto ambientale, decisamente entro i vincoli ECA.
Se infatti è vero che prezzo ed ecocompatibilità giocano a favore, è altrettanto vero -ma spesso sottovatutato- che il LNG pone gravi problemi di handling. Si tratta infatti di un prodotto che va tenuto a -160°C fino alla vaporizzazione in ingresso al motore. Una catena del freddo estremo molto costosa sia a terra che a bordo, che inoltre esige misure di safety particolarmente severe, una infrastruttura ancora inesistente negli scali mondiali salvo quei due/tre dedicati nella penisola scandinava. Goteborg e Singapore hanno l'ambizione di diventare Hub di LNG navale ma indubbiamente l'outlook dei progetti guarda  al medio termine. 

Accordo sui GHG al MEPC ?

Notizie promettenti dal Comitato IMO per la protezione ambientale (MEPC) in corso questa settimana. La delegazione di Singapore ieri ha avanzato una proposta di compromesso sul contenimento dei GHG che sembra poter raccogliere l'adesione tanto dei paesi in via di sviluppo quanto di quelli ad industria avanzata, fino ad ora divisi sul principio della "common but differenciated responsability" che i primi rivendicano pregiudizialmente. La proposta prevede l'introduzione di un indice di efficienza energetica per le nuove costruzioni e un protocollo di gestione dell'efficienza per tutte le navi, entrambi obbligatori a prescindere dalla bandiera. Il timing della implementazione sarebbe tuttavia diversificato, con tempi più lunghi per i Paesi emergenti, un approccio già utilizzato dalla stessa IMO quando vietò l'uso delle petroliere a scafo singolo (Marpol Annex I).
E' questo l'ultimo Comitato MEPC utile a raggiungere un'intesa sulle emissioni di gas serra che possa tradursi in normativa planetaria con la benedizione ONU-UNFCC entro l'anno. Diversamente l'Unione Europea procederà con una sua propria Direttiva, come più volte la Commissaria UE all'ambiente ha ammonito.