Bunker Fuels oggi e domani

Benvenuto nel Blog dedicato ai carburanti navali, anche chiamati Bunker Fuels,
una famiglia di prodotti che in Italia vende 3,4 milioni di tonn/anno corrispondenti al 5% del consumo totale di prodotti petroliferi del Paese (dati 2009). Poca cosa in rapporto al turnover delle navi nei porti nazionali, pochissima se confrontata con gli erogati marina di altri Paesi UE (Rotterdam 13,4mln di tonn, Gibilterra 4,5 Pireo 3,2 ecc). Segno di scarsa efficienza/ competitività del sistema di rifornimento italiano. Trascurato dalle Oil-Companies che non hanno investito in questo business, svalorizzato da Clienti Navali attenti solo al prezzo più basso.

Ma questo Blog è sopratutto rivolto al futuro, ormai vicino. Già impegnato a usare fuels a basso zolfo in porto e nelle acque costiere il trasporto navale avrà un obbligo di decarbonizzazione anche globale, purtroppo con costi crescenti. L'offerta di carburanti alternativi a basso impatto (NLG, Biorinnovabili, ecc) e di Scrubbers (dispositivi di lavaggio dei gas di scarico) sono le due sole direttrici tecnologicamente mature oggi percorribili.

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venerdì 15 aprile 2011

Lo "Scrubbing" riprende quota

Segnali positivi per il futuro dei dispositivi di lavaggio dei gas di scarico (scrubbers) dalla conferenza internazionale sui bunker marina in corso a Rotterdam a cura del Platt's.
Intervenendo ieri in apertura, Robin Meech CEO di Marine Energy Consulting si è detto convinto che gli armatori siano ormai decisi (sarebbe meglio dire rassegnati) a "varcare il Rubicone" assumendosi l'onere di dotare di scrubber le unità navali maggiormente esposte all'attraversamento delle aree ECA dove dal 2015 sarà obbligatorio lo switch da olio combustibile BTZ (1% di zolfo) a MGO (0.1% di Zolfo). Del resto sarebbe illusorio aspettarsi che siano i raffinatori a "purificare" il ciclo di produzione visto che intervenire in raffineria costerebbe un ordine di grandezza in più.
Il dispositivo di lavaggio-gas a bordo sembra dunque la migliore scelta di breve-medio periodo considerato che 1)consente all'unità di proseguire a IBF e anzi tornare alla qualità alto-zolfo con risparmio immediato, oggi sarebbe di 90$/tonn; 2) contestualmente all'SOx lo scrubber abbatte anche gli NOx ed il particolato (PM) che pure avranno limiti restrittivi in ECA dal 2016, e naturalmente 3)evita l'MGO il quale ai prezzi correnti costa ben 260$/ton in più dell' IBF1% ed è atteso a +300$/tonn quando la domanda navale si sposterà da fuel a gasolio. Vi è poi la aspettativa che il costo dell'impianto di scrubbing si riduca con l'avvio della produzione di serie. Meech prevede che a regime i benefici indotti dal dispositivo possano ripagare l'investimento in meno di due anni.
Il bunkeraggio con LNG (gas naturale liquefatto) rappresenta invece una soluzione di sicuro interesse ma in una prospettiva di più lungo termine in quanto necessita di una infrastruttura ad alta pressione a terra e un di un sistema di supply alle spalle costosi, ancora da venire. Solo Singapore e Goteborg stanno progettando gas-bunkering.


NB: i valori citati  sono tratti dal Platt's Bunkerwire del 14.04 "ex-wharf " Genova

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