Sale il termometro delle preoccupazioni nel settore crocieristico internazionale: il 1 agosto scatteranno gli obblighi connessi alla istituzione della ECA NordAmericana, una fascia costiera che interesserà Canada e Stati Uniti per una profondità di ben 200 miglia nautiche.
Secondo la CLIA-Cruise Line International Association "l'impatto sarà pesante, quantificabile in +1,5 miliardi di dollari per il fuel switch ATZ>BTZ (base anno), e per i circa 14.000 posti di lavoro che entreranno in zona rischio".
CLIA sta portando avanti da tempo una trattativa con i due governi affinché siano consentite alternative quali l'uso di scrubbers e comunque che l'adempimento alla norma ECA sia giudicato sulla base della media pesata annuale delle emissioni anziché sullo sforamento puntuale.
Tra gli armatori serpeggia anche il timore che infrastrutture e disponibilità non siano adeguate a soddisfare l'incremento di fabbisogno di bunker BTZ che l'ECA NordAmericana sta per scatenare. "Il timing è cruciale" secondo Adam Goldstein, CEO di Royal Caribbean. "Siamo già in mercato per approvvigionare le nostre necessità estive di IBF BTZ sulla west-coast e non siamo (ancora) certi di poterle coprire interamente"
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