Bunker Fuels oggi e domani

Benvenuto nel Blog dedicato ai carburanti navali, anche chiamati Bunker Fuels,
una famiglia di prodotti che in Italia vende 3,4 milioni di tonn/anno corrispondenti al 5% del consumo totale di prodotti petroliferi del Paese (dati 2009). Poca cosa in rapporto al turnover delle navi nei porti nazionali, pochissima se confrontata con gli erogati marina di altri Paesi UE (Rotterdam 13,4mln di tonn, Gibilterra 4,5 Pireo 3,2 ecc). Segno di scarsa efficienza/ competitività del sistema di rifornimento italiano. Trascurato dalle Oil-Companies che non hanno investito in questo business, svalorizzato da Clienti Navali attenti solo al prezzo più basso.

Ma questo Blog è sopratutto rivolto al futuro, ormai vicino. Già impegnato a usare fuels a basso zolfo in porto e nelle acque costiere il trasporto navale avrà un obbligo di decarbonizzazione anche globale, purtroppo con costi crescenti. L'offerta di carburanti alternativi a basso impatto (NLG, Biorinnovabili, ecc) e di Scrubbers (dispositivi di lavaggio dei gas di scarico) sono le due sole direttrici tecnologicamente mature oggi percorribili.

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domenica 8 aprile 2012

Maersk pronta ai BioBunkers

In una recente intervista concessa alla Reuters Jacob Sterling, responsabile clima e ambiente, ha dichiarato che Maersk affiancherebbe volentieri bio-fuels qualificati ai bunker petroliferi tradizionali se vi fosse certezza di continuità nella fornitura e se il prezzo di acquisto si collocasse tra quello dell'IFO e quello del MGO. "Abbiamo maturato una buona esperienza grazie alle sperimentazioni in navigazione e ci sentiamo pronti a introdurre biobunker in miscela nella routine operativa. Il rifornimento delle nostre unità è ormai una voce di spesa pesantissima nel conto economico di esercizio, la volatilità del prezzo ne fa inoltre una variabile di difficile governabilità. Nel contempo si stringe la vite della normativa internazionale sulle emissioni di SOx e di CO2. Tutto ciò spinge gli operatori verso carburanti alternativi a patto che siano sostenibili sul piano economico e su quello ambientale".  
Ricordiamo che Maersk è leader mondiale con oltre 1.300 unità navali e che è anche in prima fila nella R&S di biofuels assieme a partner di peso come Wartsila, US Navy, ecc, con i quali ha testato  una gamma notevole di prodotti da fonte rinnovabile.

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