Bunker Fuels oggi e domani

Benvenuto nel Blog dedicato ai carburanti navali, anche chiamati Bunker Fuels,
una famiglia di prodotti che in Italia vende 3,4 milioni di tonn/anno corrispondenti al 5% del consumo totale di prodotti petroliferi del Paese (dati 2009). Poca cosa in rapporto al turnover delle navi nei porti nazionali, pochissima se confrontata con gli erogati marina di altri Paesi UE (Rotterdam 13,4mln di tonn, Gibilterra 4,5 Pireo 3,2 ecc). Segno di scarsa efficienza/ competitività del sistema di rifornimento italiano. Trascurato dalle Oil-Companies che non hanno investito in questo business, svalorizzato da Clienti Navali attenti solo al prezzo più basso.

Ma questo Blog è sopratutto rivolto al futuro, ormai vicino. Già impegnato a usare fuels a basso zolfo in porto e nelle acque costiere il trasporto navale avrà un obbligo di decarbonizzazione anche globale, purtroppo con costi crescenti. L'offerta di carburanti alternativi a basso impatto (NLG, Biorinnovabili, ecc) e di Scrubbers (dispositivi di lavaggio dei gas di scarico) sono le due sole direttrici tecnologicamente mature oggi percorribili.

Ogni visita, ogni contributo - anche critico - saranno benvenuti.
I due website collegati, che ti invitiamo a visitare sono accessibili liberamente cliccando sui due Logo qui a fianco

mercoledì 17 agosto 2011

Obama lancia iniziativa da 510 mln $

Martedì 16.8 il Presidente USA ha annunciato che i Dipartimenti dell'Agricoltura, Energia e Marina investiranno fino a 510 milioni di dollari nella produzione di biocarburanti navali e aeronautici "drop-in" nell'arco dei prossimi tre anni, destinati all'aviazione e marina militare USA, ma anche all'impiego civile.
L'iniziativa si inquadra nella strategia che lo stesso Obama aveva presentato a Marzo con il nome assai significativo di "Blueprint for a Secure Energy Future " , di cui abbiamo già dato notizia a suo tempo.
Il comunicato ufficiale della Casa Bianca è visionabile cliccando:  http://m.whitehouse.gov/the-press-office/2011/08/16/president-obama-announces-major-initiative-spur-biofuels-industry-and-en

sabato 16 luglio 2011

IMO vota l'EEDI ma concede deroghe

Il Comitato IMO per la protezione ambientale (MEPC-62) si è concluso ieri a Londra con un  accordo a maggioranza (48 Paesi su 55) che per la prima volta impone vincoli globalmente  cogenti anche se con una serie di "distinguo": le unità varate tra il 2015 e il 2019 dovranno avere  un indice di efficienza energetica (EEDI) migliorato del 10%, quelle costruite tra il 2020 e 2024 del 20%, e del 30% dal 2025. L'obbligo tuttavia non riguarderà un ampio numero di Paesi in via di sviluppo (Cina e Brasile in testa), che godranno di una deroga temporale. Nessun accordo invece su misure market-based tipo carbon-tax o ETS, per la difficoltà insormontabile di conciliare posizioni contrapposte. Il primo dei due link qui in calce porta al comunicato stampa ufficiale.
Contestualmente la Commissione Europea pur compiacendosi per l'accordo ha annunciato che l'anno prossimo intende emendare la Direttiva 2005/33EC perchè gli SOx navali immessi in atmosfera si riducano gradualmente fino al 90% e i PM fino all'80% entro il 2020. "L'inquinamento atmosferico non conosce frontiere, gli emettitori comunitari terrestri sono da tempo soggetti a una disciplina seria di contenimento dei GHG ed è ormai tempo che anche il settore marittimo faccia la sua parte" ha dichiarato il Commissario UE all'ambiente Janez Potocnik (vedi 2° link). Difficile dargli torto visto che anche l'aviazione entra nel sistema ETS col 2012 e che -lasciato senza freni- lo shipping raddoppierebbe la % di GHG immesso su base planetaria raggiungendo il 6% nel 2020. 
Le misure di efficienza varate da IMO/MEPC entreranno in vigore dal 1.1.2013.
http://www.imo.org/MediaCentre/PressBriefings/Pages/42-mepc-ghg.aspx
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/888&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en
Jo Espinoza-Ferrey, Direttore IMO-Marine Environment Division, alla vigilia del MEPC spiega quali sono le "key-issues". Per vedere l'intervista clicca su: http://www.imo.org/MediaCentre/Multimedia/Video/Pages/MEPC-2011.aspx

giovedì 14 luglio 2011

BIMCO avanza dubbi sul LNG

L'associazione internazionale tra Armatori BIMCO (rappresenta 65% della flotta mondiale e 120 Paesi di bandiera) ha raffreddato gli entusiasmi sulla prospettiva che il gas naturale liquefatto (LNG) possa diventare rapidamente il "bunker del futuro" grazie alla competitività di prezzo (in controtendenza rispetto al petrolio) e all'impatto ambientale, decisamente entro i vincoli ECA.
Se infatti è vero che prezzo ed ecocompatibilità giocano a favore, è altrettanto vero -ma spesso sottovatutato- che il LNG pone gravi problemi di handling. Si tratta infatti di un prodotto che va tenuto a -160°C fino alla vaporizzazione in ingresso al motore. Una catena del freddo estremo molto costosa sia a terra che a bordo, che inoltre esige misure di safety particolarmente severe, una infrastruttura ancora inesistente negli scali mondiali salvo quei due/tre dedicati nella penisola scandinava. Goteborg e Singapore hanno l'ambizione di diventare Hub di LNG navale ma indubbiamente l'outlook dei progetti guarda  al medio termine. 

Accordo sui GHG al MEPC ?

Notizie promettenti dal Comitato IMO per la protezione ambientale (MEPC) in corso questa settimana. La delegazione di Singapore ieri ha avanzato una proposta di compromesso sul contenimento dei GHG che sembra poter raccogliere l'adesione tanto dei paesi in via di sviluppo quanto di quelli ad industria avanzata, fino ad ora divisi sul principio della "common but differenciated responsability" che i primi rivendicano pregiudizialmente. La proposta prevede l'introduzione di un indice di efficienza energetica per le nuove costruzioni e un protocollo di gestione dell'efficienza per tutte le navi, entrambi obbligatori a prescindere dalla bandiera. Il timing della implementazione sarebbe tuttavia diversificato, con tempi più lunghi per i Paesi emergenti, un approccio già utilizzato dalla stessa IMO quando vietò l'uso delle petroliere a scafo singolo (Marpol Annex I).
E' questo l'ultimo Comitato MEPC utile a raggiungere un'intesa sulle emissioni di gas serra che possa tradursi in normativa planetaria con la benedizione ONU-UNFCC entro l'anno. Diversamente l'Unione Europea procederà con una sua propria Direttiva, come più volte la Commissaria UE all'ambiente ha ammonito.

lunedì 11 luglio 2011

Prima Unità a Bio-Bunker in Cantiere

Propulsori innovativi per la portarinfuse "Aura II" che il cantiere STX di Turku (Finlandia) costruirà per Gaiamare Ltd (gruppo Meriaura). Si tratta di tre Wartsila 6L20 progettati per l'alimentazione permanente a bio-fuel ma anche in grado di passare a MGO in caso di necessità. E' la prima volta che una unità navale prevede il bio-bunker come carburante da crociera, una novità assoluta in Europa. La "Aura II", 105 mt di LOA e 19 di beam, sarà varata nella prossima primavera ed opererà prevalentemente nell'area del Baltico dove dal 2015 il cap di zolfo nei carburanti marina scende a 0.10%.

lunedì 20 giugno 2011

Wartsila e Metso Corp. pronte alla produzione di Scrubbers su larga scala

Arriva al traguardo la partnership tecnico-commerciale tra Wartsila e Metso, leader rispettivamente nella produzione di propulsori marini e di Scrubbers ad acqua di mare. La collaborazione ha portato a maturità industriale una tecnologia di lavaggio dei gas di scarico che potrà tradursi in tempi brevi nella fornitura di motori ad emissione ECA-compatibile  su larga scala quando col 2015 gli SOx e NOx rilasciati in atmosfera dovranno rispondere al vincolo IMO che diversamente obbligherebbe lo switch da olio combustibile btz (1.0%) a gasolio(0.10%) con relativo raddoppio del costo di refuelling.
E' quanto afferma un comunicato stampa nel quale la multinazionale finlandese anticipa di essere pronta a soddisfare il fabbisogno di scrubbers certificati IMO-compliant , domanda che esploderà con l'avvicinarsi del 2015 sia per le unità navali di nuova costruzione che per il retrofit di navi esistenti.
Il dispositivo ha equipaggiato per due anni la petroliera "Suula" (flotta Neste-Oil) facendo registrare prestazioni di abbattimento degli inquinanti ampiamente conformi con il protocollo IMO. Il primo Scrubber è previsto in consegna nel prossimo mese di Agosto. Ne seguiranno sicuramente molti altri. Il comunicato è visionabile cliccando
http://www.wartsila.com/en/press-releases/wartsila-gas-scrubber-ready-for-volume-production

sabato 11 giugno 2011

IFO ATZ previsti in ripresa dal 2015

La domanda navale di olio combustibile alto zolfo -dopo una forte contrazione iniziale a favore dei BTZ e dell'MGO- prenderà a risalire col 2015 quando i sistemi di lavaggio dei gas di scarico (Scrubbers) saranno diventati una scelta vantaggiosa, e continuerà a crescere all'aprirsi della forbice di prezzo tra MGO ed IFO. E' quanto prevede Robin Meech, MD di Marine&Energy Consulting intervenuto la scorsa settimana all'International Istambul Bunker Conference. Secondo Meech gli Scrubbers diventeranno standard di bordo "widespread" allorchè il sulphur cap del bunker marina sarà sceso a 0,50% su scala globale, obbiettivo che la roadmap IMO di riduzione degli SOx ha fissato al 2020 o al più tardi 2025. A quel punto anche l'istituzione di nuove aree ECA (dove l'MGO è d'obbligo) perderebbe significato e scopo.